Sono rilassanti, calmanti e sedative: il loro effetto è scientificamente provato. Quali sono, come possono aiutarci e perché, anche dal punto di vista della Medicina Tradizionale Cinese.
La capacità di reagire alle situazioni di pericolo è un istinto naturale comune a tutti gli esseri viventi che prende il nome di ansia e rappresenta una risposta fisiologica (quindi normale) del nostro organismo a tutte le situazioni da noi percepite come particolarmente difficili o pericolose.
E' del tutto normale ad esempio essere tesi prima di un colloquio importante, una scadenza lavorativa o l'incontro con una persona alla quale teniamo in modo particolare. Di fronte a questo tipo di situazioni, l'ansia si attiva proprio per metterci in condizione di dare il meglio, alzando la soglia dell'attenzione e permettendoci di essere più "performanti".
Questo meccanismo rischia però di incepparsi quando gli stati ansiosi si attivano anche in presenza di circostanze e situazioni che tutto sommato per noi non rappresentano un vero e proprio pericolo o una difficoltà. Un meccanismo che si evidenzia soprattutto all'interno di contesti familiari o lavorativi che richiedono di essere sempre al massimo delle prestazioni, ma anche quando siamo noi stessi a pretendere un perfezionismo esasperato da noi stessi, costringendoci in qualche modo a mantenere il nostro sistema di risposta agli stimoli esterni in costante allerta.
Non a caso gli italiani consumano sempre più ansiolitici e depressivi; solo nel 2020, a causa dello stress provocato dalla pandemia Covid-19, la stima sarebbe aumentata del 12% (dati Aifa).
Volendo però intraprendere un percorso più naturale, che modo è possibile ridurre l'ansia e le sue manifestazioni senza dover ricorrere ai farmaci? Si comincia dallo stile di vita nella quotidianità: alimentazione e attività fisica sono due aspetti fondamentali. Il movimento agisce sull'ansia e in generale sul tono dell'umore perché mantiene sotto controllo gli ormoni dello stress e stimola la produzione di serotonina. Sono sufficienti 30 minuti al giorno per notare da subito effetti apprezzabili.
Per quanto riguarda l'alimentazione, è importante non abusare delle cosiddette "calorie vuote", ovvero gli alimenti altamente processati tipici del fast food, ricchi di zuccheri, grassi e calorie ma estremamente poveri dal punto di vista nutrizionale, assicurando all'organismo il giusto apporto di minerali e vitamine necessari alla produzione di ormoni e altre sostanze che influenzano il nostro stato di benessere (ne abbiamo già parlato qui).
Darsi dei ritmi regolari e rispettare gli orari può fare la differenza quando si soffre di ansia in maniera ricorrente. Soprattutto perché l'ansia può ripercuotersi anche sulla qualità del sonno generando stanchezza, insonnia o risvegli frequenti.
In fitoterapia troviamo diverse erbe in grado di alleviare l'ansia e alcune delle sue manifestazioni. Vediamone una piccola selezione.
LAVANDA è forse la più conosciuta, i suoi effetti riducono irrequietezza e irritazione facilitando il rilassamento e il sonno. Sembra inoltre esercitare un'azione antinfiammatoria, apprezzabile in caso di emicrania associata agli stati ansiosi. Utile quindi in presenza di ansia, nervosismo, insonnia, cefalee, tensioni muscolo scheletriche. In medicina cinese si diche che la Lavanda mobilizza il Qi del fegato, armonizza lo Shen e il Qi del cuore, tonifica lo Yang di rene e disperde il freddo vuoto.
PASSIFLORA è una pianta usata per contrastare le sindromi ansiose caratterizzate da insonnia, rendendo il sonno più riposante e rigenerante. Ha anche un effetto debolmente antidepressivo e lavora su spasmi a livello gastrico e uterino. Utile nei disturbi del climaterio come vampate, tachicardia, tendenze ipertensive. Anche secondo la medicina cinese la passiflora riduce l'ansia, abbassa lo Yang in eccesso del fegato ed è quindi indicata in presenza di cefalee muscolo tensive, eccesso di collera e insonnia da fuoco di fegato.
IPERICO è un antidepressivo naturale. Conosciuto anche come Erba di San Giovanni, ha la capacità di modulare l'attività di alcuni neurotrasmettitori tra cui la serotonina, la melatonina e il cortisolo. Utile nella sindrome di affaticamento cronico e nel disturbo affettivo stagionale. Tuttavia può interagire con molti farmaci, quindi va evitato il fai da te.
MELISSA spesso usata per contrastare stati di insonnia e agitazione oppure ansia che si accompagna a mal di pancia. E' adatta quando le emozioni prendono il sopravvento e c'è un eccesso di energia nervosa da dissipare. Apporta calma e lucidità. In medicina cinese ha una natura fresca: calma lo Shen, e il fuoco di fegato e cuore, migliorando anche la memoria.
Queste non sono che alcune delle piante che apportano beneficio agli stati ansiosi, ma avrei potuto citarne altre ancora come Tiglio, Fico, Biancospino, Avena, Giuggiolo... tutte diverse e con una specifica azione a seconda del soggetto che le utilizza. Perché quello che è importante non dimenticare è il terreno di partenza della persona, le sue caratteristiche intrinseche, la sua "storia".
Quello che non può mai mancare è la consapevolezza che l'ansia arriva a segnalare un bisogno: il nostro bisogno di fermarci ad ascoltare il ritmo interno del corpo e dei nostri pensieri, e di allinearci ad esso.
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Alessia Dondero
Naturopata e Operatore Discipline Bionaturali
disciplinata alla legge 4/2013
Iscritta al Registro Ass. UPOIN con n.0315
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