Dismenorrea e disforia premestruale: storia di un percorso di guarigione
- Alessia Dondero
- 8 ore fa
- Tempo di lettura: 6 min
Vivere il ciclo con serenità: come affrontare dismenorrea e disforia premestruale
Il ciclo mestruale è parte integrante della vita di ogni donna, ma per molte di noi può trasformarsi in un vero e proprio ostacolo. Dolori mestruali intensi, sbalzi d’umore, stanchezza e gonfiore possono rendere difficile affrontare la quotidianità, compromettendo benessere ed energia.

Se anche tu hai vissuto queste difficoltà, sappi che non sei sola. Dismenorrea e disforia premestruale colpiscono milioni di donne, spesso senza una soluzione chiara.
Tuttavia, sempre più studi confermano che alimentazione, equilibrio ormonale e strategie naturali possono fare la differenza, offrendo un sollievo concreto e duraturo.
In questo articolo ti mostrerò un caso studio reale, mettendo in evidenza come un percorso personalizzato abbia migliorato la vita di una donna che soffriva di forti dolori mestruali e disturbi emotivi. Scopriremo le cause nascoste della dismenorrea, l’impatto dello squilibrio degli estrogeni e come modificare l’alimentazione per alleviare i sintomi.
Attraverso rimedi naturali, integrazione e strategie pratiche, ti guiderò verso un nuovo approccio al tuo ciclo, aiutandoti a ritrovare equilibrio e benessere. Perché ogni donna merita di vivere il proprio ciclo con serenità e consapevolezza.
Introduzione: La realtà della dismenorrea e della disforia premestruale
La dismenorrea - termine medico che indica i dolori mestruali, spesso di tipo crampiforme e localizzati nell’addome inferiore - è uno dei disturbi ginecologici più comuni tra le donne in età fertile, con una prevalenza che varia dal 19% al 90% a seconda della popolazione studiata (Dawood, 2006).
Tra le adolescenti, l’80% riferisce sintomi di dismenorrea, con un’incidenza di sintomi gravi del 42% (Harel, 2002). Si parla di dismenorrea primaria quando non è associata a patologie ginecologiche, oppure secondaria, quando è causata da condizioni come endometriosi o fibromi uterini. Il dolore è legato alle contrazioni uterine indotte dalle prostaglandine, molecole coinvolte nei processi infiammatori.
Il disturbo disforico premestruale (DDPM) - una forma grave di sindrome premestruale caratterizzato da sintomi emotivi debilitanti, tra cui irritabilità, tristezza, ansia e sbalzi d’umore - colpisce tra il 3% e l’8% delle donne, si manifesta nella fase luteale del ciclo mestruale e può interferire significativamente con la vita quotidiana (Yonkers et al., 2008). Sebbene i livelli ormonali delle donne affette siano simili a quelli delle donne senza il disturbo, si ipotizza che la sensibilità alle fluttuazioni di estrogeni e progesterone giochi un ruolo chiave.
Questi disturbi possono compromettere significativamente la qualità della vita, influenzando la produttività lavorativa e il benessere psicologico. Tuttavia, esistono strategie efficaci per alleviare i sintomi e migliorare il benessere generale.
Il caso studio: un percorso di consapevolezza e guarigione
La mia cliente - tela porto ad esempio perché rappresenta un caso abbastanza tipico, per quanto complesso - si è presentata nel mio studio con un quadro di forte dismenorrea e disforia premestruale.
Il ciclo, pur regolare, era caratterizzato da un flusso abbondante nei primi giorni, seguito da spotting e variazioni di colore del sangue. Il dolore crampiforme, resistente a dosi massicce di farmaci tradizionali (ibuprofene e naprossene), influenzava pesantemente la sua quotidianità.
Inoltre, i sintomi emotivi nella seconda metà del mese — ansia, irritabilità, depressione — erano debilitanti.
Oltre ai problemi mestruali, questa ragazza soffriva anche di disturbi che riterrai insignificanti, mentre sono proprio quelli che mi sono serviti per unire i puntini e completare il suo quadro sintomatologico.
Problemi digestivi, stipsi, acne rosacea e un quadro asmatico intermittente. La sua alimentazione, ricca di farine e latticini, contribuiva a dare gonfiore e reflusso. L’intolleranza al nichel e ai lievitati individuata grazie al test per le infiammazioni da cibo QuASA aggravava ulteriormente la situazione.
Un approccio integrato: cambiamenti e miglioramenti
Attraverso un percorso personalizzato, abbiamo lavorato su diversi aspetti:
Rimedi naturali: gemmoderivati (come lampone, viburno e rosmarino) e integratori mirati (come l'oligolelemento manganese-cobalto e lo zafferano) per riequilibrare il sistema ormonale e nervoso.
Fiori di Bach: miscele specifiche per sostenere l’equilibrio emotivo nelle diverse fasi del ciclo, e quindi del mese.
Alimentazione consapevole: riduzione di latticini e lievitati con una dieta a rotazione per diminuire l’infiammazione.
Supporto psicologico: strategie per gestire l’ansia e migliorare la qualità del sonno.
Già al ciclo successivo, la cliente ha iniziato a notare miglioramenti significativi: il dolore mestruale si è ridotto, l’umore è più stabile e la digestione è migliorata. La sua energia è aumentata e la qualità della vita è nettamente migliorata.
Il ruolo dell’alimentazione nello squilibrio estrogenico e nei dolori mestruali
Faccio un inciso sull'alimentazione perché è spesso sottovalutata in questi casi, mentre invece è tanto alla base dello squilibrio quanto fondamentale nella guarigione.
Molti dolori mestruali derivano da uno squilibrio degli estrogeni, spesso indotto o rafforzato dall’alimentazione. L’alimentazione gioca un ruolo chiave nella regolazione degli estrogeni, influenzando direttamente la risposta infiammatoria e il metabolismo epatico. Alcuni studi confermano che una dieta ricca di fibre e povera di latticini riduce i livelli di estrogeni circolanti, migliorando la sintomatologia premestruale (Romm, 2017).
Vediamo quali sono i passaggi più importanti per andare a migliorare il quadro infiammatorio.
1. Riduzione degli alimenti infiammanti
L’obiettivo principale è limitare gli alimenti che stimolano la produzione di prostaglandine pro-infiammatorie, responsabili di dolori mestruali intensi e spasmi uterini (Dawood, 2006).
Gli alimenti da limitare includono:
Latticini (specialmente quelli industriali come yogurt e formaggi freschi).
Farine raffinate e lievitati (pane bianco, pasta non integrale, pizza).
Zuccheri semplici (dolci, bevande zuccherate).
Un profilo nutrizionale a basso stimolo infiammatorio, attraverso la rotazione permette di escludere latticini e lievitati per almeno 48 ore consecutive, favorendo una riduzione dell’infiammazione e un miglioramento dei sintomi.
2. Introduzione di alimenti antinfiammatori e regolatori ormonali
Per favorire un equilibrio ormonale ottimale, si consigliano alimenti ricchi di:
Omega-3 (semi di lino, noci, olio di pesce) → aiutano a ridurre l’infiammazione e migliorano il tono dell’umore (Bertone-Johnson et al., 2018).
Magnesio e potassio (banane, spinaci, avocado) → fondamentali per il rilassamento muscolare e la gestione dello stress.
Fibre (verdure a foglia verde, cereali integrali, legumi) → migliorano la funzionalità intestinale e riducono la stipsi, spesso aggravata nei giorni premestruali.
Riprendi in mano il tuo benessere mestruale
Se la dismenorrea e la disforia premestruale condizionano la tua vita, sappi che non sei sola — e soprattutto, non sei costretta a conviverci per sempre. Il corpo comunica continuamente con noi, e imparare ad ascoltarlo con un approccio olistico può cambiare profondamente la qualità del tuo ciclo mestruale.
Attraverso la naturopatia, è possibile riequilibrare il sistema ormonale, migliorare la digestione, ridurre l’infiammazione e supportare l’equilibrio emotivo — tutto in modo naturale e personalizzato.
Se vuoi capire come adattare alimentazione, integratori e strategie naturali al tuo specifico quadro e trovare una soluzione efficace per il tuo benessere, puoi prenotare una consulenza per iniziare un percorso su misura. Lavoriamo insieme per riportare il tuo corpo all’armonia che merita.
Conclusione: Un messaggio di speranza e supporto
Questo caso dimostra che, con un approccio mirato e personalizzato, è possibile alleviare i sintomi della dismenorrea e della disforia premestruale. Ogni donna merita di vivere il proprio ciclo con serenità e benessere.
Bibliografia
Yonkers, K. A., O’Brien, P. M., & Eriksson, E. (2008) – Premenstrual syndrome. The Lancet, 371(9619), 1200-1210. DOI: [10.1016/S0140-6736(08)60527-9]
Approfondisce i meccanismi neuroendocrini del disturbo disforico premestruale e le terapie disponibili.
Dawood, M. Y. (2006) – Primary and secondary dysmenorrhea: Pathophysiology and management. Journal of Obstetrics and Gynecology, 108(5), 1138-1146. DOI: [10.1097/01.AOG.0000235944.69885.8c]
Analizza il ruolo delle prostaglandine nell’origine del dolore mestruale e le strategie terapeutiche.
Harel, Z. (2002) – Dysmenorrhea in adolescents and young adults: Etiology and management. Journal of Pediatric and Adolescent Gynecology, 15(5), 242-248. DOI: [10.1016/S1083-3188(02)00238-7]
Discute l’incidenza e il trattamento della dismenorrea nelle giovani donne, con dati epidemiologici aggiornati.
Bertone-Johnson, E. R., et al. (2018) – Vitamin D and the risk of premenstrual syndrome in a cohort study. American Journal of Clinical Nutrition, 107(5), 890-897. DOI: [10.1093/ajcn/nqy014]
Evidenzia il ruolo della vitamina D nella modulazione dei sintomi premestruali.
Cochrane Review (2020) – Combined oral contraceptives for primary dysmenorrhea. Cochrane Database of Systematic Reviews, 10, CD002120. DOI: [10.1002/14651858.CD002120.pub4]
Analizza l’efficacia della contraccezione orale nella riduzione dei sintomi della dismenorrea.
Romm, A. (2017) – Botanical Medicine for Women’s Health. Elsevier Health Sciences. ISBN: [978-0702061936]
Testo di riferimento sulla fitoterapia applicata alla salute femminile, inclusi i gemmoderivati.
Bach, E. (1930) – Heal Thyself: An Explanation of the Real Cause and Cure of Disease. The Bach Centre. ISBN: [978-0852073490]
Fondamenti del sistema dei Fiori di Bach e della loro applicazione nella gestione delle emozioni legate al ciclo mestruale.
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